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L'asilo

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Ogni bambino, come ogni uomo, è unico e irripetibile. Egli è un soggetto singolo tra gli altri e unito a loro da tutte le relazioni che comporta l’esistenza. E ancora, il bambino è un essere socievole e deve essere educato piano piano alla socialità che va conquistata partendo dai suoi naturali impulsi positivi. E’ naturale pertanto che la Scuola dell’Infanzia, quale primissimo “vivaio delle relazioni umane” debba offrire al bambino un ambiente sereno, equilibrato, puro per tutelare, fin dal primo giorno, i più elementari valori etico-sociali. Ecco quindi l’importanza che assume l’accoglienza per una buona ed efficace riuscita del processo educativo.

L’ambiente assume, in questo primo e delicato momento, un aspetto rilevante capace di accogliere i più piccoli ed i loro genitori, facendoli sentire protagonisti. Pertanto, si esplorerà questo ambiente nuovo ed accattivante attraverso giochi ed attività, il cui scopo sarà la conoscenza del gruppo e della diversità, per vivere momenti di comunicazione e riscoperta che rispondono in pieno alle esigenze della società complessa in cui viviamo.

ORIGINI DELLA SCUOLA

La Scuola dell’Infanzia “Opera  Pia” di Numana fu istituita nel 1957 nel territorio di Numana in Via Carducci, 42 per volere di alcuni cittadini benemeriti di Numana e della fondazione la “Fenice” che donò l’edificio in cui tutt’ ora vi è la sede della scuola. Negli anni la scuola è stata portata avanti dalle Suore, in particolare facenti parte di tre ordini religiosi diversi: Suore di Sant’ Anna,Suore dell’ordine di Santa Gemma Galgani e Suore della Congregazione "Francescane Adoratrici della Santa Croce”. Queste ultime, tutt’ora operanti nella scuola, ne fanno parte dal 2006.

La Scuola dell’Infanzia “Opera Pia” è stata riconosciuta come paritaria ai sensi della legge 10 Marzo 2000, n°62, a decorrere dall’anno scolastico 2000/2001(D.M. prot. N° 3088/276 del 5/06/2001). La Scuola dell’Infanzia “Asilo Infantile Opera Pia” si avvale di uno statuto, redatto in data  31/01/1974, rinnovato ed adeguato ai tempi attuali in data 23/09/2013 e con alcune modifiche apportate in data 25/11/2015, presso lo studio del notaio, Dr. Stefano Sabatini. 

 

IDENTITA’

La Scuola svolge un servizio di pubblica utilità, senza finalità di lucro,e di accoglienza nel rispetto e nella valorizzazione della diversità; accoglie bambini dai 3 ai 6 anni, inserendo anche bambini anticipatari se possibile, che siano della comunità di Numana e anche di qualche Comune limitrofo.

La scuola conserva la sua originale ispirazione cristiana per servire l’uomo nel processo di formazione integrale della sua personalità. E’ espressione della comunità ecclesiale e locale, è ambiente di annuncio della “Parola” e la fa diventare storia.

I valori evangelici diventano il criterio ispiratore e unificatore delle scelte e delle iniziative che la scuola progetta collegialmente.

L’azione educativa e didattica si ispira ai principi espressi nella Costituzione Italiana e nelle “Carte Internazionali dei Diritti del Fanciullo”.

FINALITA’ 

Le finalità della scuola vengono perseguite nell’ attuazione dei principi ispiratori, tenendo conto delle opportunità di crescita e di sviluppo che il territorio offre, in conformità dei diritti espressi dall’ONU nella “Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia” del 20/11/1989.

Il percorso educativo-didattico viene progettato attraverso la lettura critica delle “Indicazioni nazionali per il curricolo” emanate dal MIUR a settembre 2012, strutturando un percorso stimolante sotto il profilo sociale, relazionale, cognitivo, affettivo, etico, estetico e spirituale. 

“Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita,di relazioni e di apprendimenti di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità” (tratto dalle Indicazioni Nazionali 2012).

OBIETTIVI

Accogliere i bambini e le famiglie in un ambiente sereno ed invitante;

Rassicurare i bambini con messaggi relativi a continuità affettiva;

Aiutare i bambini a instaurare relazioni comunicative con i coetanei e con gli adulti;

Aiutare i bambini a costituire gruppi spontanei;

Favorire nei bambini la conoscenza dilla realtà scolastica;

Instaurare relazioni collaborative con le famiglie.

TEMPI E SPAZI

Metà settembre

Salone, giardino, aula di sezione

I GIOCHI

“La danza del serpente”; “La fila indiana”; “Il mio nome è..” (Guida didattica “La valigetta delle competenze”).

Un altro gioco da fare con i bambini, riadattandolo al personaggio della storia che verrà letta delle insegnanti sul tema dell’accoglienza, è “Il contrassegno del leprotto Cric”. L’insegnante, prepara dei leprotti in cartoncino, con applicati i contrassegni assegnati ai bambini. Sulla bocca di ogni leprotto inserisce un fermaglio metallico. Poi realizza delle pigne rosse( gioco preferito di Cric) attaccandole magari a dei bastoncini dotati all’ estremità di una piccola calamità. Dopo aver letto la storia “Cric inizia la scuola”, l’insegnante sistema i pesci in un recinto con sotto l’erba (utilizzando un cerchio – attrezzo per la ginnastica, e un foglio della stessa forma di carta verde che rappresenti il prato). I bambini si dispongono in cerchio sui bordi del “recinto”; l’insegnante invita i bambini a prendere, uno alla volta, il leprotto con il contrassegno scelto (si potrebbe far incominciare prima i bambini nuovi iscritti). Ogni partecipante, individuato e preso il proprio leprotto, pronuncia ad alta voce il nome del simbolo nel contrassegno.

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come momento di verifica degli apprendimenti, ma come spunto per migliorare il progetto educativo-formativo.

Il momento della valutazione costituisce motivo di riflessione e di ricerca delle migliori strategie per promuovere in tutti gli alunni un apprendimento che valorizzi le loro potenzialità.

Una attenta osservazione del bambino rappresenta la base per poter programmare attività ed interventi educativo- didattici. L’osservazione e la valutazione che ne consegue servono per:

  • Conoscere il bambino e i suoi ambienti di vita;

  • Programmare le attività didattiche;

  • Stabilire una più stretta collaborazione  scuola-famiglia;

  • Svolgere un’attività di prevenzione;

  • Evidenziare eventuali difficoltà e nel caso attivare con i genitori percorsi di approfondimento.

L’osservazione e la valutazione fatta dall’ insegnante deve riguardare le aree di propria competenza; non deve avere, perciò, carattere “diagnostico”, ma descrittivo. L’osservazione e la valutazione si deve basare,principalmente, su due strumenti che sono:

  • L’insegnante stesso, perché la migliore osservazione e valutazione è fatta da un docente attento e senza pregiudizi;

  • Strumenti di verifica che rappresentano un elemento di convalida del punto di vista degli insegnanti: apposite schede operative costruite con specifiche finalità, libro didattico scelto all’ inizio dell’anno scolastico dalle insegnanti.

L’osservazione deve partire necessariamente da una conoscenza generale del mondo del bambino, e quindi da un’ “intervista” ai genitori attraverso apposite schede che permettono di avere un quadro di riferimento dell’ambiente di vita del bambino. Il colloquio con i genitori è fondamentale e rappresenta l’atto verso il quale si crea un formale rapporto di collaborazione e di interscambio finalizzato a promuovere lo sviluppo e la crescita integrata del bambino. Questo interscambio va fatto almeno due volte l’anno, o più qualora fosse necessario.

La scuola dell’infanzia è fondamentale per il futuro sviluppo del bambino e quindi deve essere fatta percepire come un momento fondamentale della vita del bambino, e questo si ottiene solo stabilendo regole di comportamento e di relazioni chiare e professionali tra scuola e genitori.  E’, inoltre, importante conoscere le opinioni dei genitori riguardo al lavoro svolto dalle insegnanti e a proposte atte a migliorare il piano dell’offerta formativa della scuola; per questo motivo più volte all’anno vengono invitati gli stessi a partecipare alle “assemblee generali dei genitori” e ai “consigli di intersezione” per i genitori rappresentanti,in modo da approfondire la conoscenza e collaborazione tra le parti.

                                      

LABORATORI ATTIVATI

All’interno delle attività educativo-didattiche vi sono vari laboratori: quello di lingua italiana e lingua inglese,quello logico-matematico e di attività motoria. Questi laboratori vengono svolti con i bambini dal personale interno alla scuola.

Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica, principio fondamentale e ispiratore dell’educazione nella nostra scuola, vi è una programmazione didattica che viene elaborata e seguita dalle insegnanti e dalle Suore che insegnano nella scuola. Anch’ essa viene sviluppata seguendo i campi di esperienza, che sono: Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; Immagini, suoni, colori; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo.

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AVERE AMICI

 

E’ TANTO BELLO QUANDO SI E’ AMICI, 

GIOCARE INSIEME, SENTIRSI FELICI.
COL MIO AMICO E’ BELLO PARLARE, 
AVERE MILLE SEGRETI DA RACCONTARE
E RIDERE INSIEME, RIDERE ASSAI:
I MOTIVI PER RIDERE

NON MANCANO MAI.  
 

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